Sogno e realtà
11 ottobre 2019, ore sei meno un quarto.
Mi sveglio ben riposato.
Mi sveglio da un bellissimo sogno.
Il sogno realizza il mio più grande desiderio:
l’improvviso formarsi di un gruppo di vecchi amici,
che, da sentieri diversi, sospinti da un’unica forza invisibile,
si riuniscono al far del giorno presso un cascinale.
Gioiosi, entusiasti come bambini, questi amici.
Intimi tra loro, festosi.
Finalmente liberi, dopo lunga, estenuante lotta, dalle catene invisibili che imprigionano l’intera umanità.
Pronti ad annunciare a tutti: abbiamo trovato la via d’uscita!
Seguiteci! Vi portiamo fuori al sole, nei prati, nei boschi, nella natura.
Poi, all’improvviso, il sogno si trasforma in un incubo:
L’amico a me più vicino, con il volto contratto da una smorfia di dolore, mi comunica che vuole ritirarsi.
Vuole abbandonare questo progetto infantile, irrazionale, senza una chiara direzione, e tornare al mondo che conosce.
Mondo forse un po’ grigio, meno luminoso, ma più reale, più sicuro.
Mi assale una sofferenza indicibile, quello di una madre che vede morire il proprio unico figlio.
Mi sveglio, e sono attraversato da un’onda di gioia incontenibile.
Mi sveglio, e mi arrivano una serie di intuizioni, chiare e distinte, che si definiscono in un quadro sempre più preciso e nitido.
L’umanità è sull’orlo di un’abisso.
Ha preso una strada sbagliata.
Stiamo autodistruggendoci, lo sappiamo tutti.
Ciò che non sappiamo è come salvarci.
Prolificano le analisi dei più noti intellettuali,
sempre più sofisticate, profonde, intelligenti.
Ma servono a salvarci?
NO! Questo NO! lo sentiamo nei nostri corpi.
Ma allora non c’è salvezza?
SI, la salvezza c’è, ma la stiamo cercando nel luogo sbagliato.
La stiamo cercando nel nostro intelletto.
Io per tanti anni l’ho cercata nell’intelletto.
Ma l’intelletto, da solo, non potrà mai salvarci, perché
la nostra natura più vera e profonda non è l’intelletto,
ma lo spirito, la scintilla divina dentro di noi che rimane inascoltata.
Questo mi ha rivelato il sogno.
Da qui sorge la mia felicità incontenibile,
incontenibile perché non sgorga dalla mente,
ma da ogni cellula del mio corpo.
I sogni non sorgono a caso.
Sono la messa in scena, nel teatro dell’inconscio,
di ciò che, ignorato o cancellato dalla coscienza di veglia,
accade nella nostra vita.
Dar senso ad un sogno significa trovare i collegamenti
tra il mondo della ragione e il mondo dell’intuizione.
Che cosa mi è accaduto nei giorni scorsi?
Varie cose, ovviamente.
Ne scelgo alcune, che mi appaiono le più correlate al sogno.
Ieri sono stato a Milano, a Radio DJ.
Mi avevano chiamato per parlare di PNL.
Radio DJ, la più ascoltata d’Italia,
è una radio di intrattenimento, di svago,
rivolta ad un pubblico molto vasto e indifferenziato.
Immaginavo che avrei dovuto rispondere alle loro domande
in modo leggero, un po’ superficiale,
condendole con un po’ di humor,
per incuriosire, divertire.
Niente di più.
Per me era quindi una sfida, neppure troppo semplice.
Invece, ecco la sorpresa:
i due conduttori, Daniele e Federica, mi accolgono festosamente, pieni di entusiasmo.
Entrambi da tempo seguono i miei video e non vedono l’ora di pormi domande e condividere ciò che hanno appreso.
Mi sento a casa. La conversazione sin dall’inizio scorre fluida, animata e intensa, come con i miei collaboratori più stretti.
In un’ora di dialogo, tocchiamo tutti i temi che mi stanno a cuore.
Li analizziamo modo sintetico, come imposto dal tempo a disposizione, ma profondo, sentito, vero.
Non ci sono maschere tra noi. Ci stiamo divertendo.
E’ come un gioco in cui le nostre passioni, liberamente espresse, fluiscono senza ostacoli.
Niente fatica, niente pesantezza. Solo continua ricarica.
Alla fine ci abbracciamo, come amici che si incontrano dopo tanto tempo.
Questo è il miracolo dell’amore, mi dico.
Miracolo che può accadere in un lampo, quando si verificano le condizioni giuste.
Miracolo che l’umanità, ferita e oppressa, cerca da sempre per curare la sofferenza del cuore.
L’umanità ferita, non curata, non risanata, è alla radice di tutti i nostri mali:
politici, economici, finanziari, fisici, psicologici, spirituali.
Nei giorni precedenti, avevo passato ore ed ore, chino sul tavolo, a trascrivere, studiare e commentare, la straordinaria puntata di Byoblu, dove si discute della manifestazione del 12 ottobre 2019 a Roma.
Partecipanti erano:
Giulietto Chiesa, Marco Guzzi, Moreno Pasquinelli, Guido Grossi e Pietro Ratto.
Conduttore: Claudio Messora.
Un livello di conversazione molto elevato e approfondito, in cui i partecipanti, evento raro per degli intellettuali, si ascoltavano e si sostenevano reciprocamente, riprendendo e approfondendo i temi proposti.
Il testo che ne è uscito tratta argomenti fondamentali per comprendere la crisi contemporanea e, fatto anche questo molto raro, individuarne soluzioni possibili e praticabili.
Un risultato, ci tengo a ripeterlo, straordinario.
Però, a livello del corpo, per come sono fatto io, sentivo che mancava qualcosa.
C’era un po’ troppa seriosità da intellettuali.
Mancava un pizzico di leggerezza, gioco, humor in più.
Quello che ho trovato a Radio DJ.
Il mondo che stavano analizzando i relatori da Byoblu, è un mondo assolutamente folle.
Il mondo costruito dall’oligarchia finanziaria è assolutamente folle.
E’ la costruzione operata da menti gravemente malate.
Non merita analisi approfondite, come non le meritano i deliri di uno schizofrenico.
Lo so per esperienza personale: occuparsi troppo di quel mondo ci fa ammalare fisicamente e psichicamente.
Occorre occuparsene quel tanto che basta per conoscere il nemico.
Ma poi, è necessario abbandonare quello studio e non farsi contagiare dal suo veleno.
Per dar vita alla Nuova umanità, di cui nella conversazione correttamente si parla, è necessario una completa rivoluzione del pensiero.
La rivoluzione che ci ha insegnato Gesù:
“Non entrerete nel regno dei cieli se non diventate come bambini”.
Cioè se non giocate, ridete, scherzate, in modo innocente, come fanno i bambini.
Solo la freschezza dei bambini, l’espressione diretta, senza maschera, delle emozioni, ci renderà veri e puri di cuore.
Quello che ho trovato, per miracolo, accadere a Radio DJ.
Nella puntata di Byoblu…
…Moreno Pasquinelli, insieme agli altri relatori, introduce uno spunto prezioso per la presente analisi:
“Noi dobbiamo stare in mezzo al popolo, servire il popolo, uscire con il popolo da questa gabbia… tutti insieme, noi intellettuali, noi militanti, noi tanti attivisti accanto al popolo e con il popolo”
In Radio D.J. mi sono sentito in mezzo al popolo.
Non parlavamo tra intellettuali, nel gergo raffinato degli intellettuali.
Parlavamo a tutti.
Questo mi ha fatto molto riflettere. Nel luogo dove credevo si potessero dire solo cose superficiali, proprio in quel luogo ho sentito che si realizzava pienamente l’intento giustamente dichiarato nella puntata di Byoblu.
Dichiarato ma difficile da praticare.
Ecco perché bisogna diventare come bambini.
Solo in questo modo lo Spirito scenderà su di noi.
Intuizione dopo il sogno: nuova visione della psiche come Spirito
Io sono un punto di coscienza e volontà.
Io sono un servitore della mia Anima
L’Anima è la scintilla divina dentro di me,
che mi connette con tutte le Anime,
minerali, vegetali, animali, umane,
dell’universo.
Io sono Spirito libero.
Io divento ciò in cui mi identifico.
Io posso diventare qualunque cosa:
un albero, uno scoglio, una montagna.
Io divento ciò che amo e con cui risuono.
Posso diventare Achille,
quando mi serve la forza e il coraggio di Achille.
Posso diventare una Madre Teresa,
quando occorre curare le mie parti piccole ferite.
Io posso diventare anche un banchiere di Wall Street,
per sperimentare che cosa si prova e come si pensa, ad esserlo.
Mossa estremamente utile per difendersi dai banchieri.
Io posso diventare un bambino gioioso ed entusiasta,
in ogni momento in cui ho bisogno di ricaricarmi.
Io posso diventare Marco Guzzi o Carlo Sini,
quando devo studiare in modo approfondito.
Ho dentro di me, nel mio inconscio,
tutte le figure, tutti i personaggi, noti o meno noti,
che hanno abitato la storia dell’umanità.
Quindi ho a disposizione, dentro di me,
la dedizione alla verità di Gandhi,
l’intelligenza del Buddha e l’amore del Cristo.
Questo è ciò che Cristo mi ha insegnato.
Questo è ciò che mi può salvare e che ci può salvare.
Non la miserabile psicologia, non la miserabile economia che si studia oggi nelle università.
Sta a noi la scelta.
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