Questa non è più scuola, è paura.
La lettera commovente di una maestra ai suoi alunni
DISTANZIAMENTO ASOCIALE: ULTIMO ATTO
Oggi abbiamo passato 2 ore in collegio plenario a cercare di capire come ci si doveva comportare
nel caso un bambino palesasse un mal di testa.
Oggi abbiamo scoperto cosa deve fare un referente Covid e che il bimbo che presenta stati
lievemente febbrili sarà accompagnato da qualcuno, nella stanza Covid (che basterebbe chiamare
infermeria ma se no non fa abbastanza paura) in attesa che venga la mamma a prenderlo e di corsa
perché se non trovano nessuno dei famigliari al telefono, qualcuno potrebbe chiamare direttamente
il 118.
Abbiamo capito poi che dopo scattano tanti di quei controlli a tappeto che se ci va bene, forse,
chiudono solo la classe del bimbo trovato positivo al Virus dei virus, altrimenti chiudono tutta la
scuola, nel caso ce ne siano diversi.
Sappiamo che i bambini entreranno ed usciranno da scuola, in tempi diversi da tre entrate anche
lontane fra loro, in modo che chi ha più figli corra da una parte all’altra a portarli e a riprenderli…
Precisi percorsi segnati li vedranno tutti rigorosamente mascherati entrare in fila, distanziati e se i
bimbi ritardano, possono entrare a scuola solo un’ora dopo. Come alle superiori.
Anche i genitori saranno mascherati all’uscita da scuola: così le maestre dei bambini delle classi
prime non riconosceranno mai i parenti dei loro alunni e contravverranno, in modo involontario, a
tutte le norme per la sicurezza legate alla riconsegna dei bambini alle famiglie.
A mensa si faranno 3 turni: il primo 50 minuti dopo la fine della ricreazione, nonché della merenda
del mattino e l’ultimo alle 14…comodissimo!
Cosa faranno in classe? Niente!
Non possono toccarsi, scambiarsi il pennarello, accumulare i libri uno sopra l’altro, alzarsi per
giocare con i loro amichetti…fare gruppi di lavoro, aiutarsi a vicenda, abbracciare la maestra.
Niente giochi di classe, niente giochi da casa, niente quaderni in buchina, o fogli sotto il
banco…tutto al millimetro è pianificato per tenerli fermi al banco buoni buoni, perché appena si
alzano e si avvicinano a qualcuno… scatta l’urlo della maestra, alla quale, con uno specifico corso di
aggiornamento è stato inculcato (senza se e senza ma) che deve fare rispettare tutte le regole, pena
la responsabilità di un contagio.
In giardino niente contatto e una classe alla volta, in palestra niente giochi di contatto. Alcune
insegnanti dimenticatesi della didattica (che non interessa più a nessuno), si sono chieste: “Ma se la
palla casca per terra mentre giocano a palla avvelenata e la prende un altro bambino che si fa: si
deve disinfettare?”
Certo! Si ferma il gioco e ogni volta che la tocca qualcuno, la maestra, anziché fare l’arbitro, prende
il disinfettante il cencetto e la disinfetta…sono stati geniali!
Sono riusciti a spengere tutti i neuroni degli italiani, a staccare tutte le sinapsi a creare il buio nei
circuiti elettrici dei nostri cervelli.
Hanno vinto!
Sono almeno 30 anni che stanno lavorando per questo e ce l’hanno fatta: elettroencefalogramma
piatto!
Elettroencefalogramma piatto di medici, insegnanti, dirigenti, genitori, tutte le componenti della
scuola stanno sobbollendo nel calderone delle paure, dei divieti, del pensiero unico, a fuoco sempre
più alto…e non se ne sono neppure accorti!
Va bene così: dà un senso di sicurezza essere così disciplinati, inquadrati, regolamentati…oh questo
governo è davvero serio!
Peccato che l’argomento principale sia: i bambini…allora non c’è che sperare che almeno loro,
gridino, urlino, cantino, saltino sui banchi, si abbraccino, si sbaciucchino, giochino ad acchiappino,
al lego, ai puzzle, si scambino la merenda, e giochino a calcio…senza accorgersene…vivano…
Speriamo che almeno loro non si facciano irretire e scappino al controllo delle menti perverse che
stanno tenendo sotto scacco il mondo.
Speriamo che almeno loro, in modo naturale… disobbediscano…tutti insieme, come quando il
venerdì pomeriggio, stanchi di una settimana di schede da compilare, cominciano ad alzare la voce
e davvero non li puoi fermare…sovrastano tutto e tutti…esprimono il loro disagio e nessuno può farli
tacere.
Genitori! Se avete cuore di mandarli a scuola in queste condizioni almeno insegnate loro quello che
avreste dovuto fare voi: insegnategli a disubbidire…per tornare ad essere liberamente vivi.
Io nel frattempo lascio andare tutto come deve andare, e me ne vado: prendo aspettativa, ma non
perché ho paura del Virus dei virus, non perché ho paura delle conseguenze di un errore di
distanziamento, non perché ho paura dei bambini, no.
Io non voglio essere complice di questo delirio, io insegno per tutti e cinque gli anni di scuola dei
miei alunni a NON AVER PAURA.
Perché la paura inibisce l’esperienza.
La paura restringe il campo visivo.
La paura chiude il cuore.
La paura separa.
La paura isola.
La paura fa ammalare corpo e anima.
La paura è buia!
E i bambini sono figli della luce!
Forse per questo li stanno incatenando ai banchi…
E allora cari bimbi miei,
quando questa grande ombra oscura se ne sarà andata e la giustizia avrà portato alla luce le sue
nefandezze, io tornerò ad insegnare come ho sempre fatto.
Ora miei cari piccoli non riesco a farlo perché è stato impedito il mio diritto d’insegnare e non posso
oppormi se non andandomene. Perdonatemi.
Con amore la vostra maestra
Rossella
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Fonte: Byoblu
Tag:Scuola