Leader evolutivo naturale
Qualità personali che ne favoriscono l’emergere della funzione
Una società costretta a sopportare i capi non è una società libera.
Paradossalmente, nelle società moderne e democratiche, i capi sono meno stimati ed apprezzati che in quelle tradizionali e autoritarie.
Questo significa che queste società democratiche NON sono realmente democratiche.
Chi è il leader naturale?
E’ leader naturale chi ha seguaci, pronti ad ascoltarlo e seguirlo.
Gesù era un leader naturale. Le folle erano pronte a seguirlo. S. Francesco, Gandhi,
Martin Luther King, Papa Giovanni, erano leader naturali.
Gengis Kahn era un leader naturale. Sin dall’inizio, anche uomini di tribù diverse dalla sua, senza obbligo di farlo, si affidavano a lui e lo seguivano. Mussolini e Mao Tze Tung erano leader naturali, osannati dalle folle.
Noi, però, siamo interessati ai leader evolutivi, ai leader di pace, non ai leader che creano unione e sinergia contro un nemico esterno. Tali leader utilizzano la facile leva della struttura egoica e paranoide universale. In loro non c’è intento di bene universale. Il loro lavoro è in discesa, favorito dalla forza di gravità degli inquinanti: rabbia-paura, avidità, ingordigia, risentimento, rancore, vendetta.
Noi siamo interessati ai leader che fanno leva sulle qualità dell’essere: empatia, compassione, amore, umiltà, dedizione alla verità. Solo la loro è un’azione realmente ecologica e costruttiva, guidata da intento di bene.
Leader evolutivo naturale
Un leader naturale ha forza, capacità di influire sugli altri, di farsi seguire. Non basta che abbia capacità e visione, se non ha qualità magnetiche che attirano su di lui l’attenzione degli altri.
Da dove viene la forza, il magnetismo, la capacità di diventare il centro di riferimento di un gruppo?
Ecco una serie di riflessioni su cui lavorare.
Leader evolutivo naturale è chi dispone di grande energia vitale e potere personale.
Crede realmente nei propri valori e principi, a livello profondo. E’ ben radicato, non ha dispersioni, tentennamenti, dubbi sulla visione di fondo, sulle priorità da perseguire, su ciò che è importante realizzare. Tuttavia non è dogmatico, è aperto al feedback, alla novità, al flusso del qui ed ora. E’ flessibile, capace di ascoltare e di apprendere. Non è chiuso in se stesso: ha un forte riferimento interno, ma è aperto al contributo degli altri, che si sentono facilitati e valorizzati, non sminuiti, dalla sua presenza.
Un leader naturale non cede ai ricatti, perché non è attaccato alla propria immagine.
Sa distinguere con chiarezza tra feedback costruttivi e feedback distruttivi, anche quando sono mascherati da interventi democratici. Ai primi risponde con accuratezza; ai secondi offre una chiara confrontazione. Non entra nel contenuto, ma metacomunica su modalità, inquinanti egoici, barriere nella comunicazione. Se l’autore del feedback distruttivo non recede, ma insiste sulle sue posizioni, il leader naturale è pronto a ritirarsi dal rapporto.
La presenza di un leader naturale libera le persone dall’angoscia del dubbio, della titubanza, dell’incertezza, dovute a mancanza o poca chiarezza di visione, progettualità, mete da perseguire. Le libera dalla pressione di conflitti interni tra differenti parti in lotta tra loro, dall’anarchia o dal dispotismo della loro politica interna.
Crea un punto di riferimento chiaro, in grado di generare sinergia e orientamento. Favorisce quindi l’emergere di una leadership evolutiva interna, io-governo, basata sugli stessi principi: ascolto, rispetto, risonanza, sinergia, visione.
Leader naturale è chi è ben radicato, cioè in contatto armonico con le proprie radici, il proprio passato, la propria storia, la propria famiglia d’origine, le persone significative, gli amici, i mentori, le qualità dell’essere, i principi, la mission, che sono parte della sua identità profonda. Più c’è radicamento, più c’è forza, congruenza, credibilità. Questa è l’origine del carisma sano, o capacità di attrazione verso una visione e un progetto ecologici.
Un leader naturale è capace di toccare, ispirare, commuovere. La commozione è il segnale di un momento di integrità raggiunto, integrità come risultato di comunicazione profonda e sincera tra differenti livelli e parti interne (conscio/inconscio, emisfero sinistro/destro, ragione/emozione, ecc.). Integrità è superamento del conflitto attraverso il reciproco riconoscimento. E’ riconciliazione e pace. Integrità è sinonimo di spiritualità, cioè del superamento di attaccamenti e avversioni, radicati negli inquinanti egoici. Integrità è riconciliazione con la totalità.
A differenza di ciò che comunemente si crede, tutti possono diventare leader evolutivi naturali.
Le qualità necessarie possono essere apprese, in quanto sono predisposte dalla nostra dotazione biologica. L’esperienza del lavoro di gruppo insegna proprio questo: la leadership è una funzione che si può acquisire attraverso l’impegno, la dedizione e la pratica. Le qualità dell’essere e i principi universali sono già presenti in ogni persona, e attendono solo di essere coltivati.
Ognuno è chiamato ad essere leader naturale di se stesso: a questo compito nessuno può abdicare, pena la sofferenza di vivere nel conflitto, nell’insoddisfazione o nella rassegnazione.
Mauro Scardovelli
2005
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