La giustizia riparativa
- Posted by Mauro Scardovelli
- Categorie IL BLOG
- Date 4 Maggio 2024
Il pieno sviluppo della persona umana, così come è formulato nella Costituzione italiana e nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, presuppone il superamento del pensiero dicotomico, separativo, disgiuntivo, generatore di doppi legami e di patologia psichica.
Presuppone quindi un salto quantico nel livello di coscienza generato grazie al doppio sguardo. Uno stato di coscienza nuovo in cui il principio unitivo dell’amore supera quello separativo del potere.
In questo nuovo stato, fisiologico, non patologico, non saremo più dominati dalle passioni tristi – rabbia, tristezza, paura – radicate nel giudizio malevolo contro di noi o contro gli altri.
Non diremo più «è colpa tua» o «è colpa mia».
Non porteremo più nessuno nel nostro tribunale morale, perché avremo compreso che la giustizia punitiva, figlia di una visione miope, è parte del problema che vorremmo risolvere.
Alla giustizia punitiva, che incrementa la violenza nel mondo, sostituiremo la giustizia riparativa, radicata nella compassione per la fragilità e la debolezza di tutti gli esseri umani.
Giustizia riparativa in grado di porre davvero rimedio al male compiuto, generando il bene di tutti, della vittima, dell’ aggressore, delle loro famiglie, della collettività intera.
Questo è l’insegnamento dei grandi filosofi e dei maestri dell’umanità, recepito nei testi giuridici sopra menzionati.
Giurista, psicoterapeuta, musicoterapeuta, fondatore di Aleph.
Dal 2006 si occupa a tempo pieno di formazione, incontri terapeutici, supervisione, ricerca.