Il doppio sguardo
- Posted by Mauro Scardovelli
- Categorie IL BLOG
- Date 27 Aprile 2024
L’essenza della terapia personale è il cammino verso la verità.
Ma attenzione: verità non è esattezza. Verità è ciò che avvicina e facilita relazioni armoniche.
E lo stesso vale per la terapia della società. Nulla si può fare se non si intraprendono simultaneamente entrambi questi cammini, interiore e collettivo.
L’uno è l’indispensabile sostegno dell’altro: più comprendo il mio mondo interiore, i demoni e i doppi legami che mi abitano, più mi libero dalle negazioni e dalle proiezioni, più la mia percezione, o deformata dai condizionamenti, diventa affidabile e capace di vedere il mondo esterno cosi sempre meno come è. Più studio, analizzo e comprendo il mondo esterno, più sono in grado di coglierne le similitudini strutturali e le risonanze nel mio mondo interiore.
Questo doppio sguardo è necessario per uscire dal dominio del pensiero dicotomico, bianco o nero, tipico di una fase precoce dello sviluppo cognitivo, fase che l’Io-umano, solo in apparenza adulto, stenta ancora a superare. proprio questo pensiero dicotomico la base di ogni forma di incomprensione, inimicizia, competizione, guerra. Il doppio sguardo genera una visione profonda e salvifica, nella quale non esiste più il cattivo separato dal buono, il vero separato dal falso, il giusto separato dall’ingiusto, ma esistono la cattiveria, la bontà, la verità, la falsità, la giustizia e l’ingiustizia che, in misura diversa, ci attraversano e ci accomunano tutti.
Ci sono gli inquinanti della mente – prepotenza, falsità, corruzione, arroganza, senso di colpa nevrotico, criticismo, giudizio… – e ci sono le qualità animiche – empatia, compassione, generosità, gratitudine, humour, accoglienza…
Nell’inconscio patogeno, generato dal Karma famigliare e collettivo, alberga ogni forma gi ingiustizia, falsità, bruttezza. L’inconscio patogeno è strutturalmente presente in ogni essere umano.
Nessuno, pertanto, può onestamente dire di non ospitare, almeno in parte, quei difetti di carattere che, attraverso il meccanismo della negazione-proiezione, tende a non riconoscere in sé, mentre facilmente vede negli altri.
Tag:Compassione, Empatia, Studio animico
Giurista, psicoterapeuta, musicoterapeuta, fondatore di Aleph.
Dal 2006 si occupa a tempo pieno di formazione, incontri terapeutici, supervisione, ricerca.